Ho però colto l'occasione per sperimentare qualcosa di nuovo, approfittando della farina di farro integrale comprata pochi giorni fa e dei semi di girasole che ho salvato dallo sgranocchiamento multiplo di mio marito! Sono nati così i panini del far(ro) west che hanno un sapore di tempi antichi e lontani, un po' rustici ma dal cuore tenero e gustoso.
Ecco qui tutto l'occorrente per la ricetta:
-750 gr di farina integrale biologica di farro
-500 ml di acqua
-1 bustina di lievito di birra disidratato, attivo (10 gr)
-1 cucchiaino colmo di sale marino integrale
-2 cucchiai di olio extravergine di oliva biologico
- semi di girasole biologici a piacere
Si comincia attivando il lievito: io utilizzo il "lievito per pane e pizza" della marca Baule volante, una bustina è sufficiente per 500-1000 gr di farina circa. Per attivare il lievito basta scioglierlo per pochi minuti in poca acqua tiepida in cui è stato aggiunto un pizzico di zucchero o una goccia di miele. Fatta questa operazione preliminare, si procede formando la classica "fontana" di farina al centro della spianatoia
Si aggiungono prima il cucchiaino colmo di sale e poi i due cucchiai di olio, iniziando piano piano ad impastare e a prelevare la farina dai bordi della fontana
A questo punto si aggiunge un po' per volta il lievito, alternandolo all'acqua, e si continua ad impastare ed inglobare farina
Ora è arrivato il momento di impastare a mano (povero polso mio!). Più si impasta e meglio è, il pane non vuole fretta o stanchezza ma tempo e amore. Si procede così finchè l'impasto risulti sempre meno colloso
A questo punto si possono aggiungere i semi di girasole nella quantità preferita e si continua ad impastare ancora per un po'
Finito di impastare si mette la pagnotta a riposo per almeno un'ora in un posto caldo
Trascorso il tempo minimo necessario per una lievitazione ottimale (e per far si che invece che panini morbidi non vengano fuori "armi improprie") si divide l'impasto, si formano i panini, si aggiungono altri semi sulla superficie e si dispongono in una teglia sopra la carta da forno. Si infornano per 20-25 minuti a forno già caldo a 190 gradi
Come fare a capire se i panini sono cotti? a parte guardare la superficie che assume un aspetto dorato, un trucchetto è di sentire il profumo che esce dal forno: se odora ancora di lievito non sono pronti, se invece prevale l'odore di pane buono allora si possono tirare fuori. Eccoli qui, caldi, fragranti, morbidosi, pronti per essere gustati dai minatori del vecchio far west così come dai mariti di ritorno dalla giungla urbana!
Se, invece che dividere l'impasto in panini, preferite cuocere una forma intera di pane, il tempo di cottura a forno preriscaldato sarà di circa 1 ora. Colgo l'occasione per segnalare il consiglio di un'amica di una mia amica che ha un parente fornaio e che mi ha suggerito di far riposare l'impasto a lievitazione quasi ultimata per circa mezz'ora nel forno riscaldato a 50 gradi e poi spento nel momento in cui si introduce la pagnotta in lievitazione. Trascorso questo tempo, si accende il forno a 190 gradi e si procede con la normale cottura. Questo espediente, da me non ancora provato, dovrebbe assicurare una lievitazione ottimale e una morbidezza perfetta dell'impasto. Lasciando inalterate le quantità degli ingredienti base, questa ricetta si presta bene a mille modifiche, quindi via libera alla fantasia e ai suggerimenti.
P.s. mamma e Martina, nonostante usiate la macchina per il pane, vi voglio sempre un bene dell'anima!!!!
Ogni tuo post...è bellissimo da leggere, rileggere e da assaporare...ogni volta mi porti a casa tua, nella tua cucina...E poi, ancora una coincidenza ...ad esempio..tempo fa ho comprato semi di girasole bio...ho lasciato la busta nella credenza, e con il trasloco è arrivata qui a casa di mamma...ieri ho ritrovato la busta e ho detto: devo chiedere ad Ilaria cosa posso farci...e anche come posso utilizzare i semi di lino...e poi arrivi tu, arriva questo post, e arriva la voglia di portarti a casa mia per saperne di più!! P.s. Mi dedico alla cucina da pochissimo tempo, direi da 2 anni, da quando dalla maternità avevo tempo per stare a casa e Gabry dormiva tutto il giorno per farmi ballare di notte...così mi sparavo la Clerici ed ho iniziato ad affezionarmi alla cucina....ma tu sei....A WAY AHEAD !! Grazie Grazie per le tue preziosissime ricette!! Condivido subitissimo!! Aly
RispondiEliminaBuono! Io lo faccio con il lievito madre! Daria
RispondiEliminaalice sei sempre cara! casa mia è sempre aperta quando vuoi! Daria, io ho saputo che un mio vicino di casa ha una pasta madre che ha 90 anni, gli chiederò un pezzetto di sicuro!
RispondiEliminaIaiaaaaaaaaa ce l'ho fatta!
RispondiEliminaBellissimo il tuo blog...un luna park per un'appassionata come me!
Mi hai fatto sorridere con la storia della pasta madre...tra i miei amici macrobiotici c'è un traffico con queste paste madri, +o-datate!!!
Ti seguo volentieri, vieni anche tu a trovarmi! ;)
Muuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuà! ;*
IdaLinda
charmisanattitude.blogspot.com
ciao Idalinda! forse non lo sai ma io ti seguo già, sono una fan di charmisanattitude! baci baci
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