lunedì 14 febbraio 2011

Lucy in the sky with diamonds

Suonava così la musica che usciva dalla piccola radio dei paleontologi quando, nel lontano 1974, trovarono in Etiopia lo scheletro di un esemplare femmina di Australopithecus afarensis ribattezzato in seguito Lucy. E' di oggi la notizia del ritrovamento nel sito etiopico della città di Hadar di un frammento di osso del metatarso risalente a ben 3,2 milioni di anni fa. La notizia ha suscitato scalpore in quanto il frammento osseo in questione presenterebbe una forma arcuata, tipica di un piede in grado di garantire una deambulazione. Questo ritrovamento sposterebbe quindi di oltre 1 milione di anni indietro la datazione della camminata eretta, finora attribuita soltanto all' Homo erectus vissuto circa 2 milioni di anni fa. Che il nostro corpo fosse frutto di evoluzioni millenarie è risaputo, ma è sempre affascinante pensare che fra noi e Lucy le somiglianze sono davvero forti, basti pensare che tutt'oggi esistono persone in cui la curvatura plantare non è perfetta (il cosiddetto "piede piatto") e che hanno quindi problemi di deambulazione e postura, proprio come i nostri antenati ominidi.


 Non vi nascondo che, dopo aver letto l'articolo della scoperta del frammento osseo del piede di Lucy, ho guardato i miei piedi con nuovo interesse e con la consapevolezza di essere fornita di uno strumento per la deambulazione dei più complessi ed efficaci in natura, e mi sono chiesta se veramente noi Homo sapiens sapiens stiamo sfruttando appieno la sua potenzialità, oppure se la nostra cosiddetta sapienza ci ha portato in qualche modo a "dimenticare" la nostra natura di bipedi alla luce di un sempre maggiore sforzo impiegato per inventare sistemi che evitino l'utilizzo del piede.
 Se ci pensate bene, ogni giorno, i piedi li utilizziamo maggiormente per premere pedali o utilizzare apparecchiature che, in qualche modo, impediscono il completo utilizzo delle nostre gambe. D'altro canto, non si fa che sentire i consigli dei medici che raccomandano di camminare ogni giorno per almeno 10000 passi, una vera esagerazione se pensate che, contapassi alla mano, ho camminato per 3000 passi in un giorno in cui ho fatto aerobica per 1 ora e mezzo, una passeggiata di due ore e ho gettato la spazzatura due isolati più in là di casa mia! Dopotutto, un organo che non viene utilizzato, è un organo che è destianto a sparire nel corso dei millenni di evoluzione (infatti non abbiamo più la coda perchè non ci spostiamo più da un albero all'altro)e se pensiamo che dalla vita in giù ci muoviamo pochissimo, quale sarà il nostro destino evolutivo? Una volta nei film si raffiguravano gli alieni con teste enormi e corpi piccoli perchè si pensava avessero un cervello enormemente evoluto, ma di noi umani non possiamo dire nemmeno questo! Forse hanno avuto ragione i disegnatori della Pixar che nel film di animazione Wall-E ci hanno raffigurato come grossi salsiccioni fluttuanti sopra navicelle dotate di tutti i confort, bibitone ipercalorico incluso.
Parliamo appunto di alimentazione: cosa mangiava Lucy? Frutta, radici, lucertole ed insetti. E sono proprio gli insetti i protagonisti dell'ultimo convegno mondiale della Fao che lancia l'allarme sull'insostenibilità futura del consumo di carne da allevamento e promuove il consumo di insetti che potrebbero "contribuire a ridurre la fame nel mondo, lo sfruttamento dei terreni agricoli e la produzione dei gas serra causati dall'allevamento del bestiame". Consumiamo abitualmente cicale e lumachine di mare, lumache di terra e crostacei, eppure storciamo il naso alla vista di un piatto di ragni e grilli fritti, o peggio ancora di formiche e larve in salmì.


In sostanza, se vogliamo evolverci e non estinguerci, la risposta è nel passato. Dopotutto, se c'è riuscita Lucy a riprodursi, i cui lineamenti non spiccavano di certo per grazia e femminilità, noi donne moderne non dovremmo avere difficoltà visto che dalla nostra parte abbiamo la scoperta dei trucchi, dei vestiti e delle scarpe col tacco. Magari, la prossima volta che usciamo con un ragazzo, potremmo portarlo a mangiare grilli fritti, ma parcheggiando la macchina ad almeno mezz'ora di cammino dal ristorante!

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