martedì 22 marzo 2011

Fast Good Food

Chi l'ha detto che fast food debba per forza far rima con pessimo cibo? il fatto che un pasto possa essere consumato a ritmo veloce non deve farci cadere nell'errore di trascurare la qualità e la quantità degli alimenti. Proprio in questi giorni si parlava fra amiche della difficoltà di fare un pasto decente nella pausa pranzo lavorativa e, pur di evitare le schifezze che propongono bar e tavole calde, di come il panino sia diventato ormai l'unico sostituto del pranzo per troppi giorni consecutivi. Soltanto che, panino oggi, panino domani, poi si rischia di assomigliare per davvero ad un panino!( ricordate il post "chi si somiglia si piglia"?).
Mi capita spesso di sentir dire ai miei pazienti che il momento del pranzo, consumato fuori casa, è in assoluto il momento peggiore della giornata in cui si mangiano cibi troppo conditi o troppo grassi o con troppi zuccheri. Il problema più grande poi è l'organizzazione, come se preparare un pasto il giorno precedente a casa propria fosse una sorta di manovra militare impegnativa o quasi uno sforzo fisico al pari di una maratona.
So benissimo che si può arrivare a fine giornata in condizioni pessime, stanchi, spossati e con zero voglia di fare ma, a meno che non ci sia un maggiordomo o un cuoco a disposizione, siamo comunque costretti a preparare la cena, quindi tanto vale preparare qualcosa in più da destinare al pranzo del giorno dopo. C'è chi preferisce invece alzarsi prima la mattina stessa e mettersi a spadellare in cucina, io preferisco piuttosto una fucilata e non scambierei un'ora in più a letto con tutto l'oro del mondo!
C'è poi chi ha fatto della preparazione del pranzo fuori casa una vera e propria arte, e preferisco pensare ai giapponesi e alle loro bellissime "scatole" porta pranzo chiamate bento piuttosto che alla mamma italiana degli anni '60 che si portava in spiaggia o in campagna per il pic nic un enorme cesto di vimini pieno di lasagne, carne fritta e peperoni ripieni.



Ora, trovando il giusto compromesso fra estetica, dimensione, quantità e qualità e soprattutto orario di preparazione, io direi che ognuno di noi può prepararsi da solo un pranzetto delizioso da portare in ufficio che potrà tranquillamente essere consumato all'interno ma sarà ancora più soddisfacente se gustato all'aperto ai giardinetti o in un parco (dove possibile ovviamente!)
Quindi, lasciando da parte il panino, via libera alla fantasia! Ricordiamoci che il pranzo dovrebbe essere un pasto caratterizzato dalla prevalenza di cibi contenenti carboidrati, con aggiunta di verdure di stagione a piacere e, in minima parte, si possono aggiungere anche proteine, meglio se di origine vegetale.
Conosco persone che mangiano solo insalatone, piatti enormi di lattuga affogata con ogni genere di condimento, dalle olive ai carciofini, passando per le uova e il prosciutto cotto, senza tralasciare formaggio o pollo. Altri, invece, si limitano a "brucare" insalata scondita, convinti che sia un piatto dimagrante, per poi rifarsi a cena mangiandosi questo mondo e quell'altro. Direi di lasciare l'insalata per contorno e di dare la preferenza ai cereali che possibilmente dovranno essere integrali, biologici e anche in chicchi. Due anni fa ho scoperto le lattine di cereali pronti che vendono nei negozi biologici e non le ho più lasciate. Se ne trovano di ottime, la mia marca preferita è La finestra sul cielo che offre una vastissima gamma di cereali e legumi in scatola già pronti, integrali, biologici e in chicchi, quindi direi perfetti! Per poco più di un euro si possono gustare sia da soli che proposti in abbinamento ai legumi, possono essere riscaldati o mangiati così come sono, conditi con tutto quello che la fantasia ci suggerisce.


Il mio must estivo è farro-pomodorini pachino-basilico mentre per l'inverno preferisco riso carnaroli-lenticchia-peperoncino. Basta aprire la confezione, vuotare il contenuto nel nostro bento, aggiungere gli altri ingredienti e il gioco è fatto, a prova di stanchezza o di pigrizia! Se si ha voglia, invece, si può preparare la pasta  con le verdure in modo da avere un piatto unico e poco ingombrante e magari aggiungere come condimento salsa di soia, alghe spezzettate o gomasio per rendere il piatto più vivace e dal vago sapore orientale.
Un cereale al giorno leva il panino di torno! :-)
Vi suggerisco alcuni abbinamenti fra legumi e cereali che tengono conto del bilanciamento proteico:
-riso con lenticchie o piselli
-grano, farro e orzo con ceci o fagioli
Altri abbinamenti che amo particolarmente sono riso-lenticchie e moscardini o grano-ceci e calamaretti, se poi parliamo di verdure non posso non citare le mie amate cime di rapa che metterei ovunque, persino nel tiramisù, e che si sposano perfettamente con queste proposte "marinare".
Orzo e cavoli insieme danno parecchie soddisfazioni, soprattutto se ci si spolvera sopra un po' di ricotta salata e di peperoncino, mentre il kamut a mio parere fa la sua gran figura con la verza e il cumino. Questi ovviamente sono suggerimenti personali, a gusto mio, tenendo conto della stagionalità della verdura. Fra poco sarà ora di carciofi e asparagi e potrò sbizzarrirmi a preparare frittatine da accompagnare a del buon pane integrale oppure delle mini quiche che sono un vero mini pasto completo, ottime appena sfornate ma ancor più buone fredde il giorno dopo.



Vi lascio con una foto che mi ha spedito questa mattina la mia amica Martina, instancabile lavoratrice che è riuscita a trasformare l'incubo "pranzo fuori casa" in una pausa di vero benessere, relax, buon cibo ed estetica da urlo, con bento box da far invidia anche alle geishe e che è arrivata al punto di trasformare le uova sode in simpatici coniglietti!



I bento si trovano ormai in parecchi negozi di casalinghi, oppure digitando la parola bento o lunch box su google, scoprirete così un mondo inimmaginabile di scatole dalle forme e dai colori irresistibili. Che bento ho io? ma ovviamente quello con la foto dei Beatles!


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