mercoledì 16 febbraio 2011

Fatti mandare dalla mamma...

...a prendere il latte di soia, di avena, di riso o al massimo un orzo, un thè o una spremuta, ma non il latte vaccino! Chi mi conosce lo sa, non sono una grande fan del latte vaccino anche se l'ho bevuto fino a pochi anni fa, come del resto fa tutte le mattine la maggior parte degli italiani a colazione. Quando poi tengo corsi o seminari, quella del latte è in assoluto la questione che maggiormente mi viene richiesto di trattare e che suscita più discussioni di qualsiasi altro argomento. Ne sanno qualcosa le mamme di "Lilliput" dove ho da poco tenuto il Corso di sopravvivenza alimentare che sono rimaste spiazzate dopo la prima lezione in cui ho demolito una delle certezze della loro colazione e della dieta abituale dei loro figli.
Veniamo al dunque: perchè ce l'ho tanto con il latte vaccino? Innanzitutto c'è da dire che il latte non è un alimento bensì un accrescitivo che in natura serve per far raddoppiare di peso un vitello nei primi due mesi di vita.


Fatta questa premessa, c'è da aggiungere che la quasi totalità del latte vaccino consumato in Italia viene munto da mucche che vivono in grandi allevamenti intensivi e che quindi per questioni di salute ed igiene sono, per profilassi veterinaria, trattate con farmaci ed antibiotici. Ovviamente, si sa, nel latte ci finiscono tutte le scorie e gli scarti dei farmaci metabolizzati dall'animale e ci finisce pure il pus che l'animale ha prodotto a causa delle infezioni per cui poi è stato curato. E noi ce lo beviamo tranquillamente, mentre facciamo tante storie se una donna che allatta prende farmaci, non mangia bene o non va di corpo regolarmente perchè così il bambino attraverso il suo latte si beve anche scorie, tossine e farmaci. Siamo l'unica specie animale che in età adulta continua ad alimentarsi con il latte, e per giunta di una specie differente dalla nostra!
Una delle intolleranze alimentari più diffuse in Italia è quella al latte vaccino, e questo semplicemente perchè se ne consuma troppo e troppo spesso.
Per poter metabolizzare il latte, è necessaria la presenza nell'intestino dell'enzima lattasi, e dovrebbe farvi riflettere il dato che circa l'80% della popolazione mondiale soffre di deficit da lattasi, enzima che naturalmente riduce i propri livelli nell'intestino dopo i 5 anni di età. Se la lattasi manca, il lattosio arriva indigerito nell'intestino e provoca gonfiore addominale, crampi, diarrea e flatulenza.
Dopo diversi anni di esperienza ambulatoriale, ho scoperto che le mamme italiane affidano al latte vaccino non solo il compito di nutrire i propri figli ma anche di coccolarli e farli sentire amati, un po' come se fosse una proiezione del prorpio latte materno che dura negli anni. Un altro scoglio da superare per staccarsi dal latte vaccino è poi rappresentato dalla paura di scarsa assunzione di calcio. E' vero che il latte di mucca è ricco di calcio ma, una volta entrato nel nostro organismo, per essere metabolizzato ci "strappa" letteralmente ossalato di calcio dal nostro corpo lasciandoci quindi carenti di questo minerale preziosissimo per lo sviluppo e la robustezza ossea.
Facciamo quindi il punto della situazione: il latte è un accrescitivo e non un alimento, contiene residui di pus, farmaci, tossine ed ormoni ed è controproducente per l'assimilazione del calcio.
Credo che ora vi sia più chiara la mia "non simpatia" verso questa bevanda bianca.
Superato lo scoglio psicologico della mancanza di latte inteso come prolungamento dell'allattamento materno, cerchiamo di capire come fare scorta di calcio da altri alimenti.
Sono alimenti ricchi di calcio il tofu, i fagioli di soia, il tahin di sesamo, le mandorle, la rucola, il radicchio, la salvia, il rosmarino, le rape, la cicoria e i fichi secchi.
Un'ottima fonte di calcio sono le alghe, che si possono utilizzare in cucina per insaporire primi piatti, zuppe e legumi.
Ci sono poi i cibi arrichiti in calcio come il latte di soia, di riso e di avena addizionati con calcio. Una sola raccomandazione: se utilizzate queste bevande arricchite, accertatevi che il calcio aggiunto sia di origine vegetale (meglio se proveniente dalle alghe) perchè il calcio è assimilabile dal nostro organismo solo se è stato prima metabolizzato dagli organismi vegetali, ed è questo il motivo per cui il calcio minerale presente nell'acqua non viene trattenuto dal nostro corpo.
Visto che le più preoccupate sono sempre le mamme, vi farò un esempio di menù senza latte e latticini ma che arrivi a fornire i 550mg di calcio giornalieri raccomandati per i bambini.
Colazione: 1 tazza di latte di soia arricchito in calcio (150mg)
50gr di pane integrale (25mg) spalmato con 30gr di tahin di sesamo (245mg)
Spuntino: frutta fresca di stagione
Pranzo: un primo piatto con una porzione di verdure (80mg)
Merenda: frutta fresca di stagione più 30 gr di mandorle (70mg)
Cena: un secondo piatto proteico con una porzione di verdure (80mg)

L'eccessivo consumo di proteine animali, inoltre, provoca nel nostro organismo una inevitabile perdita di calcio, che viene prelevato dalle ossa ed espulso insieme alle urine.
Infine, la quota di calcio presente nelle nostre ossa si stabilizza attorno ai 30 anni, ecco perchè è indispensabile educare fin da piccoli i bambini ad una sana e corretta alimentazione. L'unico consiglio valido per sconfiggere l'osteoporosi è l'esposizione quotidiana ad almeno 30 minuti di luce (non sole, ma luce solare)ed una sana camminata a passo svelto per almeno 30 minuti almeno 3 volte alla settimana.



In conclusione, il latte vaccino va consumato con moderazione, va assolutamente preferito quello di origine biologica e va dato ai bambini in fase di crescita. Per tutti gli altri è meglio evitare, visto che siamo fin troppo alimentati e non abbiamo bisogno di accrescitivi, tenendo conto che oltretutto il latte provoca produzione interna di muco che va poi ad avvolgere i nostri organi interni, e nelle donne che allattano, invece di aumentare la produzione propria di latte come si credeva una volta, non fa altro che causare coliche intestinali ai piccoli allattati al seno!
Ah, dimenticavo.....i formaggi? altro non sono che latte concentrato...tirate voi le somme.

13 commenti:

  1. Ilaria....che dire...potresti trasferirti da me e ripetere alle mie amiche che non sono una mamma sconsiderata perchè non do il latte vaccino??...la gente mi prendre per "alternativa", " diversa".....e il mio bimbo, come sai, non è un gigante...forse proprio per "colpa" di questa alimentazione....
    Ancora complimenti....condivido right now.

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  2. Io non lo demonizzo ma non l'ho mai considerato un alimento quanto piuttosto una bevanda, e mai l'ho propinato ai bimbi come sostituitivo di un pasto o come riportino serale-notturno anche dopo la pappa, prima di dormire_comportamento assai diffuso_:ti credo che dormono esausti con un peso sullo stomaco!!!!
    Baci

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  3. Sono stata fortunata perché ho allattato a lungo ed esclusivamente.(25 mesi) Ma come per la maggior parte delle mamme anche i miei figli bevono il latte, a colazione , per merenda, e a volte anche dopo cena, come bevanda.
    Purtroppo però lo bevono!!!! :-((
    Forse per questo il tuo articolo mi ha colpita molto. Ho parlato di te ,su Shea.
    A presto.

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  4. sono d'accordo con tutto quello che hai scritto.
    da ormai 9 mesi ho eliminato dalla mia dieta il latte vaccino (mangio formaggi, ma pochissimo)
    vorrei sostituire anche per mio figlio di 14 mesi il vaccino col latte di soya, ma la pediatra non è d'accordo. aspetterò ancora qualche mese e poi lo farò
    complimenti per la spiegazione chiarissima!

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  5. Veramente il latte munto da animali che assumono antibiotici per legge non può essere messo in commercio.
    E ricordiamoci che il latte viene pastorizzato. Dire che contiene pus sembra che ci possa far prendere chissà quale malattia.
    Meglio la soya? é tutta geneticamente modificata.
    Vedete un pò come regolarvi.

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  6. Rispondo ad anonimo: trascrivo qui di seguito una delle innumerevoli fonti in cui si possono trovare notizie riguardo al latte.

    "Ormoni sintetici come ad esempio il ricombinante dell'ormone della crescita bovino (rBGH), sono comunemente usati nelle mucche da latte per aumentare la produzione di latte. Visto che le mucche producono quantità di latte in eccesso rispetto a quanto previsto dalla Natura, sono vittime di mastiti od infiammazioni delle mammelle. Il trattamento di queste patologie richiede l'uso di antibiotici, e tracce di questi farmaci e di ormoni sono stati rilevati in campioni di latte e di latticini. Altre sostanze che contaminano frequentemente il latte sono i pesticidi ed altri farmaci".

    Fonte:
    13.Outwater JL, Nicholson A, Barnard N Dairy products and breast cancer: the IGF-I, estrogen, and bGH hypothesis, Med Hypotheses 1997 Jun;48(6):453-61.

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  7. Ma l'acqua minerale è una fonte di calcio?

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    1. si ma non è un calcio disponibile ed assimilabile dalle ossa!

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  8. Ah..come mai? Comunque grazie avermi risposto anche se è un post vecchio:)

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    1. per essere disponibile nel nostro organismo, il calcio deve prima essere "fissato" dai vegetali facendo un ciclo in essi, ecco perchè di solito le bevande vegetali migliori sono quelle arricchite in calcio proveniente da alghe marine che sono ottimi fissatori!

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  9. Gent.ma dott.ssa,
    mi ha molto incuriosito il suo articolo sul latte vaccino. Sapevo già della sua "pericolosita", e ora sto cercando pian piano di sostituirlo nella mia dieta e in quella di mia figlia di 2 anni. Le voglio chiedere una precisazione sulle alghe. Ho letto che, oltre ad essere alcalinizzanti, contengono molti sali minerali prontamente assorbibili dal nostro organismo, quindi non ssarebbero ricche solo il calcio. Quello che mi inquieta, però, è il fatto che provengono dal Giappone, e sappiamo che, purtroppo, questa nazione è stata vittima di un disastro nucleare, per fortuna poi contenuto, ma pur sempre avvenuto. E' bene secondo lei avere quindi un occhio di riguardo anche per l'assunzione delle alghe marine (penso ad esempio alla kombu che si usa per i legumi)? Grazie infinite, Giuseppina

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    1. Cara Giuseppina, il discorso alghe è molto complesso, sono un'ottimo integratore ricco di tantissime sostanze, meglio quindi sceglierle di provenienza atlantica piuttosto che giapponese per la questione da lei già citata.

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  10. Gentile dott.ssa, grazie per il suo articolo chiarificatore. Sono anche io nel dubbio di dare al mio bambino, allattato fino ai 28 mesi (ma non è escluso che continueremo oltre!), latte vaccino o latte veg. Dopo varie letture, mi sono fatta l'idea che il latte vaccino, rigorosamente biologico, in quantità limitate, diluito con acqua sia il male minore. I miei dubbi sui latti vegetali, nel caso di un consumo intensivo e per i bambini: processo di estrazione (chimico o meccanico), presenza di sale, alghe potenzialmente radiattive, vitamina D assente...E' un giusto approccio? o ritiene che siano comunque da preferire le alternative vegetali?

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